lunedì 28 aprile 2008

GIORNO 64: capolinea. L'alba di un nuovo giorno?



ore 15:13 postazione: ANSA

Sono in anticipo sui tempi di scrittura,
ma oggi ne ho di carne da mettere sulla brace, quindi tanto vale iniziare.

E' ufficialmente il mio ultimo giorno qui,
e mi fa strano, tremendamente strano.
Il vortice di energia vitale ha perso la sua intesità e forza d'imporsi,
i suoi ultimi tentativi di risucchio sono svaniti con il weekend,
con il mare,
con quei granelli di sabbia sottili sottili,
con quell'acqua di un azzurro mai visto prima.
Ma anche con quel vento, le sue folate,
che di tanto in tanto provocavano dei brividi di freddo,
quasi ti volessero riportare sulla terraferma,
a dire: "Siamo ancora al 25 Aprile, ce ne vuole per l'estate, non ti illudere".

Esatto non ti illudere,
ma chi si illude più del resto?
No, non io.

Alle ore 13:25 nella redazione quasi completamente vuota fa il suo ingresso un ragazzo.
Un caschetto un po' spettinato,
maglioncino scozzese di lana leggera (lui sì che ha capito come funzionano le stagioni)
camicia celestina sotto,
pantaloni casual, bianchi, e scarpe..boh, non le ho viste.

Lo accompagna la caporedattrice
"Lui è il nuovo stagista" dice lei, e lui si presenta.
Non ricordo neanche il suo nome
(anzi si chiama Gabriele, lo ha ripetuto proprio in questo momento ad A. appena arrivata).
So solo che si tratta del suo primo stage,
che studia alla LUMSA e che potrà venire qua
solo riuscendo a coinciliare gli orari delle lezioni.

Il suo biglietto da visita è questo, più o meno.
Devo ammettere che mi sta antipatico,
ci siamo stretti la mano, nulla più,
eppure non mi ha fatto una bella impressione.
Boh, sarà che dall'aspetto incarna in pieno il figlio di papà,
all'università solo per hobby,
tanto la carriera, lui, già ce l'ha assicurata.
Magari proprio qui dentro, chi lo sa.

Quel che vedo è che, poco fa,
ha inviato in hold la sua prima notizia,
G. ha impiegato più di mezzora a sistemarla
(al mio lancio d'esordio invece ricordo che intervenne solo sul titolo).

Questo si chiama ROSICARE Romina mia, possibile che non te ne rendi conto?
Continua a ripetermi il mio grillo parlante,
esortandomi a interloquire, ad avvicinarmi,
ad aiutarlo
"Puoi scambiarti qualche informazione con Romina, che ti dirà chi è buono e chi è cattivo " , gli ha appena detto G.
Ma io faccio orecchie da mercante,
non ne ho voglia, che ci posso fare?

Sono più di tre settimane che sto qui sola come un cane,
da quando è andata via Maura la situazione per me è degenerata,
e di giorno in giorno ho assunto sempre più i connotati dell'invisibilità.
Non poteva venire prima questo qui?
Non poteva iniziare lo stage quindici giorni fa?
Ci saremmo fatti compagnia,
gli avrei dato dei suggerimenti,
gli avrei svelato i pettegolezzi che circolano su queste quattro mura,
lo avrei sottoposto a una sorta di rito di iniziazione insomma.

E invece no,
io lasciata alla mercè di me stessa in questo ultimo mese,
ed ora arriva lui,
bello e spavaldo,
ed io dovrei lasciargli il timone,
e istruirlo, in un solo giorno.

E l'hanno messo dall'altra parte della stanza,
mentre c'era un pc libero vicino a me...
non sono io asociale,
è lui capitato il giorno sbagliato nella postazione sbagliata.
Comunque ho appena visto le sue scarpe:
ultimo modello delle Nike, bianche e argento,
calzini blu abbinati col maglioncino,
altro che mocassino tipo figlio di papà.

Mi sto addolcendo poco a poco,
magari tra un po' lo invito a prendere un caffè,
del resto non è mica colpa sua questa situazione.
Stagista che finisce stagista che arriva,
questa è la regola,
e non l'abbiamo decisa nè io nè lui.

Ci speravo di rimanere qui dentro?
Aspiravo a un contratto di collaborazione, seppur a 500 euro al mese?
Inutile che mi prenda in giro da sola.
La risposta è sì, sì.

Solo che ho visto quali sono i meccanismi che fanno muovere questa macchina,
ed io non sono pronta.
E' così.

E non parlo solo del calcio in culo,
di quella raccomandazione che se non ce l'hai avoja a scrive, non ci sarà mai posto per te.
No, non è solo questo,
e devo avere la lucidità di riconoscerlo.
Questa redazione è composta da tutti GIORNALISTI dai 40anni in su,
e non è un caso se sono i veterani a farla da padrone,
e non le giovani leve.
Loro hanno una parolina in più rispetto a noi: esperienza.
Ed è proprio quella che a me manca.
Che poi è vero che io sto al giornale da oltre diciotto mesi,
che ho già fatto uno stage qui dentro, l'anno scorso,
che sono laureata e a settembre inizierò il dottorato.
Tutto vero.
Ma altrettanto vero è che non ho le basi giuridiche e politiche
per fare questo mestiere.
So a grandi linee come si forma il Parlamento,
non riesco ad associare il nome di un politico al suo partito
(e il continuo cambiare sponda di questi signori non aiuta a far chiarezza nella mia mente),
conosco la realtà dell'Afghanistan solo grazie a qualche reportage sull'Europeo,
o dagli affreschi che vengono fuori dal Cacciatore degli Aquiloni.

A cosa aspiro?
A un posto fisso all'Ansa!
No cara Romina

"Hai bisogno di esperienza, la farai, però partendo dal gradino più piccolo, che non è quello dell'Ansa. Lì non ci si arriva con una tesi sugli sms" : è quanto mi scrisse, un anno fa, un ex collega da me molto stimato.
A 365 giorni di distanza le sue parole continuano ad essere estremamente vere, attuali.
Ma forse non sono loro ad avere questo potere,
semplicemente sono io che sono ricaduta per l'ennesima volta nella stessa trappola,
malgrado gli ammonimenti ricevuti,
malgrado i vani tentativi di varie persone ad aprirmi gli occhi.

Ma nessun rammarico,
basta con questo tono sconfitto.
Se c'è un difetto che ho, è l'ambizione,
vale a dire la mia pretesa di arrivare subito, su una scrivania che conta,
con un contratto pesante,
pretendendo un cognome che evoca altro,
e che in realtà, finora, non rievoca proprio nulla a me familiare.
Ed è dettata dall'ambizione la mia frustazione in questo momento,
dalla consapevolezza di valere qualcosa in questo mondo,
ma nel non riuscire ad esprimerlo,
anzi, ad IMPRIMERLO da qualche parte.

Eppure mi è servita questa esperienza,
lo so che mi ha formato e mi ha fatto vedere le cose da una prospettiva diversa.
Ora non resta che applicare gli insegnamenti ricevuti qui dentro,
da un'altra parte però,
in una redazione più piccola,
sicuramente più ridimensionata,
ma altrettanto importante per la mia crescita.

Ragazzi non cercate di venire dietro ai miei pensieri,
è inutile.
Sono nel ben mezzo di un flusso di coscienza,
e anche se le virgole continuo a metterle (a differenza di Ann!!!!!)
i pensieri sono sconnessi tra loro.
Riportati nudi e crudi qui,
nell'istante stesso in cui mi si manifestano,
e senza alcun tentativo di sistematizzazione.

Ed è tantissimo,
urca quanto ho scritto!
Ma tanto è l'ultima volta
che vi stresso con i miei pensieri-lamenti.
Lo stage finisce,
va a riposo anche il diario della stagista.

Magari chissà,
tra qualche tempo troverò il modo per intervenire di nuovo su questo spazio,
d'altronde sono in attesa di varie risposte,
devo solo - una volta tanto - fare un respiro, rilassarmi e aspettare,
finendola con questa mia folle corsa.
Ed allora sì,
appuntamento non ancora meglio identificato,
appena si saranno definiti i contorni della mia nuova avventura,
che sia una redazione, ugualmente ambiziosa, ma circoscritta all'ambito locale,
oppure l'altra, più ridotta, che mi sta facendo da mamma,
o ancora qualcosa apparentemente più distante dai miei interessi,
ma ugualmente stimolante,
o infine quel salto nel vuoto alla ricerca del connubio tra parole e numeri
beh...cari miei, ai posteri la sentenza.





Io, al momento, mi allontano,con un sorriso.

Vado a prendere un gelato,

alla mia gelateria preferita vicino al Phanteon,

in compagnia di una amicale-fraterna persona.

A lei il compito - quotidiano - di assistermi,

e a me il compito - altrettanto quotidiano - di assisterla.

Ma ci capiamo, o sì che ci capiamo! Un bel gelato, granita, quello che sia, e passa tutto! :-D

E infine un saluto,

ai miei pochi, ma affezionati, lettori.

Questo blog è nato per non essere pubblicizzato, volontariamente, del resto perchè mai leggere ogni giorno le pippe mentali di una non meglio nota "Stagista", che scrive dalla sua postazione: ANSA?

Voi l'avete fatto, e vi ringrazio, rimandandomi al mio blog per eccellenza, quello ufficiale:

http://rominavin83.spaces.live.com/

per eventuali scoop. Per una giornalista, del resto, le notizie non mancano mai.

ore 18:22. la stagista Romina abbandona la sua postazione...ANSA

frase del giorno: LUI E' GABRIELE, IL NUOVO STAGISTA. BENVENUTO!


giovedì 24 aprile 2008

GIORNO 63: energia energia energia

ore 18: 10 postazione: ANSA

Ho una grinta pazzesca in questo momento.
Ho voglia di alzare il mondo intero, lo solleverei con le mie braccia e lo ribalterei, così i cattivi diventerebbero buoni, ma soprattutto i poveri diverrebbero ricchi (e viceversa).

Oggi finalmente ho avuto la prima risposta che attendevo da due settimane, un progetto che prendeva sempre più piede in me con il trascorrere dei giorni, ma di cui tacevo per scaramanzia, anche se mi è costato tanto, tantissimo, tenermi tutto dentro.
Ma ero pessimista, e pensavo che non ce l’avrei fatta ad affrontare coloro che mi chiedevano il verdetto, in caso di risposta negativa.
Così ho indugiato, ed ora posso dirlo, urlarlo, liberamente, a tutti. Solo una parola:

LONDRA

Ma non le mie solite toccate e fuga, visite più o meno celeri ad amici che risiedono nei luoghi più sperduti del mondo.
Vado lì e già ho individuati tempo e spazio,
vale a dire luogo di accoglienza e durata di permanenza:

Fifth Floor
Minerva House
26-27 Hatton Garden
London EC1N 8BR


detto in altri termini:

la sede dell’ANSA di Londra

Da gennaio ad aprile 2009.
La mia richiesta è già stata inoltrata, ed accettata.
Serve solo un piccolo colloquio, prima della partenza, con un giornalista degli Esteri, per verificare il mio grado di conoscimento della lingua, ma ho 6 mesi per mettermi a studiare – seriamente – l’inglese, e ancor di più a parlarlo, come si deve.
Ora viene il tasto dolente:
il tipo di impiego.
Sì ragazzi, è superfluo che lo ricordi, perché tanto torna sempre, inesorabile, la parolina magica:
STAGE

Il mio terzo stage all’Ansa
e ciò significa ancora niente soldi e nessuna certezza futura.
Ne sono perfettamente consapevole,
ma non demordo, perché il mio progetto è più ampio.

Ho deciso infatti che, da domani, inizierò a prepararmi per il dottorato in Linguistica.
A dire il vero dopo la laurea avevo abbandonato questa idea, perché la vedevo inconcludente.
Qualche settimana fa però ho iniziato a lavorare a un progetto per la messa on line ex novo del Dizionario di De Mauro,
la mia mansione è quella di correggere dei file Xml autogenerati,
e più vado avanti più questo lavoro mi appassiona.

Non c’è niente da fare, io impazzisco quando si mettono numeri e parole sullo stesso piano,
e il tentativo di automatizzare il linguaggio mi affascina.
Non fraintendiamo: so che non sarà mai possibile.
Il fatto è che la linguistica computazionale sta facendo passi da gigante e, sebbene in Italia non sia ancora molto sviluppata (del resto non possiamo mai smentirci!), sono convinta che abbia tutte le carte in regola per diventare la chiave di ricerca umanistica del futuro.
Io un precursore? Non esageriamo ora!
Però certo è che non mollo, e che vado fino in fondo.

Allora proviamo a fare un po’ di chiarezza:
Io a settembre tento e VINCO (speriamo!), il dottorato.
Inizio il mio progetto di ricerca (ancora da definire) e, intanto, con la tranquillità di uno stipendio di 1.000 euro per tre anni, ho tutto il tempo per continuare ad esplorare e ad inserirmi nel mio mondo del giornalismo,
partendo proprio con una bella esperienza all’estero,
a Londra,
nella sede della maggiore agenzia di stampa italiana.

E se poi i 1.000 euro non dovessero bastare
(so benissimo quanto sia cara la capitale britannica)
beh...mi arrangerò con qualche lavoretto.

Vi piace come progetto?
A me sì, avoja!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
frase del giorno: LONDRA I'M COMING!

mercoledì 23 aprile 2008

GIORNO 62: io penso positivo perchè..



ore 16:46 postazione:ANSA


Basterebbe poco a volte.
Sarebbe sufficiente guardare le cose con il dovuto distacco per capire che non stiamo vivendo con i fucili puntati addosso (perlomeno non noi, siamo fortunati in questo, anche se non ce ne rendiamo conto).

Prima leggevo, sul blog madre delle mie riflessioni/lamentele, vale a dire La Repubblica degli Stagisti, un post sull'inutilità di buona parte degli stage, e sul "pseudo diritto" dello stagista ad abbandonare la postazione.
Mi ha fatto riflettere.
Nessuna critica, per carità, è sacrosanto il diritto a mollare, quando si capsice che si perde solo tempo.

Ma è proprio questo il punto:




  1. io ho perso tempo qui dentro?
  2. In questi 3 mesi mi sono girata i pollici?
  3. Sono riuscita a ricavarne qualcosa da qui dentro?

  1. NO
  2. NO
  3. SI

Queste le risposte, in rigoroso ordine cronologico.

Perchè ho scritto 138 articoli in questi tre mesi,
capito ragazzi?
138, e non sono pochi.
Alcuni sono lanci, è chiaro,
la maggior parte non superano le 20 righe,
ma c'è anche un cospicuo numero di approfondimenti,
alcuni sono veri e propri barrati, che gli stagisti non potrebbero fare,
e che io invece ho fatto, seppur sotto la supervisione dei miei "superiori".

Ma non è solo questo.
Penso all'umanità che ho trovato,
alle personalità con cui sono venuta in contatto,
all'estrema professionalità di chi mi ha seduto affianco.

Potevano fregarsene di me,
del resto non mi paga nessuno,
e la mia presenza risulta solo su inutili carte.
Invece non l'hanno fatto.
La maggior parte di loro mi è stata vicino,
mi davano da fare del materiale,
aspettavano,
leggevano il mio articolo,
mi chiamavano per correggerlo,
e mi davano indicazioni e preziosi suggerimenti.

In primis mi viene in mente L.,
i suoi comunicati su Giustizia e Polizia Penitenziaria erano dei veri e propri rompicapi per me.
Eppure...
Sono entrata qui dentro che conoscevo a malapena la differenza tra polizia e carabinieri,
esco di qui in grado di sciogliere perfettamente tutti gli acronimi: DAP, SAPPE, OSAPP, UA, e chi più ne ha più ne metta.
Ma soprattutto mi ha arricchito a livello di stile,
l'estrema spigolosità con cui rileggeva i miei lavori:
sbagliavo una, due cose?
Beh lui mi chiamava, mi diceva quali erano i punti che non funzionavano,
e quelli che dovevo mettere più in risalto e poi puff!
Cancellava tutto il mio articolo!
"Tanto sei qui per imparare, rifallo ex-novo seguendo le mie indicazioni".
Io all'inizio rimanevo sbigottita,
avevo impiegato più di un'ora per farlo,
perchè? Perchè vanificava tutto?
Il pezzo era deficitario in due punti?
Bene - pensavo io - interveniamo solo su quelli.
Ed era tanto il malessere, specialmente all'inizio.
La consideravo una mancanza di rispetto nei miei confronti.
Va bene che sono una stagista, ma che diritto ha di ridicolizzarmi così?
Non riuscivo a capire.
C'è voluto del tempo, mesi, per farlo.
Ed ora riesco a vedere il tutto con la giusta obiettività,
e capisco che è stato utilissimo il lavoro che mi ha fatto fare,
mi ha permesso di analizzare il testo,
di riconoscere - a prima vista ora - ciò che è più rilevante e ciò che, viceversa, può benissimo essere omesso.
Ma soprattutto a livello strutturale:
ho capito di come a volte basta cambiare l'ordine delle informazioni per rendere un articolo migliore, più leggibile, più efficace.
Ed io non posso che ringraziare lui per tutto questo.

Ma anche gli altri hanno contribuito,
con i loro consigli,
ad ingigantire il mio bagaglio.
Del resto non è da tutti la possibilità di stare a contatto con giornalisti così rilevante.
In questo momento, ad esempio, c'è M. che, davanti a me,
sta seguendo gli sviluppi del caso di Meredith, la studentessa inglese uccisa a Perugia il 2 novembre scorso.
Al momento tutta Italia ignora che sono emersi dei nuovi elementi dalle testimonianze di Rudy.
M. è stato due ore incollato al telefono
ora sta scrivendo, silenziosamente, e tra poco il suo lancio sarà in onda.
E tutti i tg, questa sera, faranno un servizio sull'omicidio di Perugia,
e sui giornali, domani, appariranno svariati approfondimenti.
E tutto è partito da M.
ed M. è seduto di fronte a me, e che onore ragazzi.

No non ho perso tempo qui, in questi tre mesi.
E' vero, non avrò guadagnato neanche un euro,
però il bagaglio che mi ha lasciato questo luogo
per la mia formazione beh...è impagabile.





frase del giorno: OGGI PENSO POSITIVO

lunedì 21 aprile 2008

GIORNO 60: last week

ore 18:04 postazione: ANSA

Continua la mia fase di apatia anzi,
si acutizza sempre più con il passare dei giorni.

Eppure ora non posso fare a meno del conto alla rovescia: siamo a meno 7 ufficialmente, ma meno 4 in concreto, visto che venerdì prossimo è festa nazionale, ed io non "lavoro".

Le mie energie qua dentro sono esaurite,
me ne rendo conto,
e non serve che loro tentano di inserirmi, di rendermi partecipe, di affidarmi servizi anche di una certa importanza.
No, non serve a nulla, lo so.

Oggi alla pausa pranzo sono andata alla Feltrinelli di Galleria Colonna per consegnare il mio curriculum, ma mi hanno risposto che non li prendono più, e che devo inviarlo alla sede di Milano.
Così ho attuato il piano B e sono andata alla Mondadori, sita nella viuzza che collega l'Ansa a Fontana di Trevi. Lì la ragazza è stata molto gentile, ha preso il curriculum mettendolo in una cartellina e me lo ha anche spillato.
Non so perchè l'ho fatto,
a me non piacerebbe lavorare nè alla Feltrinelli nè alla Mondadori, nè in alcun altra libreria, a scapito forse del mio titolo di studi.

Il punto è che io voglio scrivere, scrivere, scrivere.
Ma non voglio farlo più come sport, bensì come lavoro, vale a dire che voglio essere pagata per farlo perchè io, fino a prova contraria, sto offrendo un servizio, che sia Ansa o C.L. poco conto, ed è giusto, E' GIUSTO', che mi smetti un tornaconto.
E c'era quel tale Marx, che parlava di teoria di plusvalore, e diceva che se tra prodotto iniziato e prodotto finito passano delle modifiche, beh quel qualcuno che si è reso responsabile di quelle "variazioni di stato" deve essere rimborsato. E quel qualcuno sono io.
Io devo essere rimborsata.
Perchè mi impegno cavolo,
perchè lavoro sette giorni su sette dalla mattina alla sera,
sabati e domeniche incluse,
ed i "brava", "complimenti", "scrivi molto bene", "ce l'hai nel sangue questo mestiere" non mi bastano più, anzi mi feriscono, e neanche potete immaginare quanto.

Sarebbe tutto più semplice se non mi sentissi portata per questo mestiere,
se fossi circondata da indifferenza nei miei confronti,
e che nessuno si pronunciasse mai sul mio operato.
Ma così non è, ed è questo che mi fa rabbia...

Ad un anno di distanza torno a rivivere la stessa scena:
qualcuno mi porge una caramella ed io allugo la mano per riceverla.
Ne è passato di tempo, di acqua sotto i ponti ed anche il mio status sociale, fino a prova contraria, è lievemente mutato.
Ma non è cambiata la mia testa,
sono stata in grado di ricadere nello stesso errore,
mandando a quel paese gli ammonimenti ricevuti, e confidando solamente in me stessa,
nella mia "pseudo-determinazione".
Già la "pseudo-determinazione", dove mi ha portato stavolta?
Da nessuna parte, anzi, mi ha lasciato più indietro rispetto al punto di partenza.



frase del giorno: BRAVA ROMINA, COMPLIMENTI

giovedì 17 aprile 2008

GIORNO 59: 25 aprile...V2-Day???





ore 18:53 postazione: ANSA

Sempre più le giornate qui stanno assuendo le stesse tonalità, tenui, i contorni si ripetono, inesorabili, di giorno in giorno, ora dopo ora.
E così solo la pausa pranzo diventa il momento più atteso della giornata,
perchè puntualmente incrocio qualche volto noto,
e una chiacchiera tira l'altra, e la monotonia si spezza, almeno per quel breve lasso temporale.

Eppure ho lavorato,
e non mi spettano solo notizie di cronaca bianca perchè, oggi che ad esempio G. non c'è, si sono mossi dalla "stanza che conta" , fogli alla mano, per venire ad assegnarmi lavoro da svolgere.
Si sono svegliati, mi verrebbe quasi da dire, ma tanto, lo so, che è inutile.

Mi sono segnata al V2-Day, in programma il 25 aprile, anzi, lascio qui il banner!



Vday



frase del giorno: LEGGO E RILEGGO LA MAIL DI PAPA'

mercoledì 16 aprile 2008

GIORNO 58: Azzurra...libertà???

ore 19:11 postazione: ANSA


Giornata del cazzeggio.
Non ho fatto neanche una notizia,
dieci minuti fa G. ha detto: "Oh ma c'è pure Romina oggi! Stai laggiù zitta zitta, non ti senti per niente!"
Beh se mi date qualcosa da fare magari mi attivo avrei voluto rispondere, ma ho sorriso.
Perchè neanche loro hanno lavoro in questi giorni, quindi no problem.
E poi, per quanto mi riguarda, ho scritto tutto il giorno,
il resoconto di un incontro-scontro avuto ieri, appena uscita da qui.
Riporto il link, perchè mi sembra giusto:

http://rominavin83.spaces.live.com/?_c11_BlogPart_BlogPart=blogview&_c=BlogPart&partqs=amonth%3d4%26ayear%3d2008

Senza contare che oggi ho fatto molta vita sociale.
Stamattina alle 12.30, ho fatto la mia solita capatina a Palazzo Grazioli prima di venire qui,
e davanti al Commisariato Sevi ho incontrato un amico che non vedevo - per scelta - da molto tempo.
Mi accompagna fino all'Ansa e, davanti a Fontana di Trevi, incrociamo la mia coinquilina.
E poi dicono che Roma è grande, per fortuna!!!
Mi sembrava di essere alla Piazza di Alatri stamattina! :-D

Poi mi è venuta a trovare Maura,
la vecchia stagista,
abbiamo pranzato insieme, un bel Toscano alla faccia dell'Ansa,
e la mia pausa ha superato l'ora oggi,
ma tanto solo alle 19 si sono accorti che c'ero anche io,
quindi...!
Lei mi ha detto che questi dieci giorni non mi passeranno più,
e credo abbia ragione, mi sono proprio stancata di stare qui,
è brutto dirlo ma è così.

frase del giorno: QUANDO - PER SBAGLIO -TI IMBATTI
IN GIANFRANCO, GIANNI E IGNAZIO

martedì 15 aprile 2008

GIORNO 57: stanca di un nuovo giorno



ore 18:26 postazione: ANSA

Sono stanca,
ma non è colpa di Berlusconi.
O meglio, lo zampino ce l'ha messo anche lui, considerato che, oggi, la mattinata è iniziata con un'attesa interminabile alla fermata dell'autobus.
40 minuti ragazzi, e non scherzo. Alle ore 9.45 arriva - finalmente - l'autobus: stile "iena" mi dirigo verso l'autista, "ora gliene dico due" - penso-, ma neanche il tempo di aprire la bocca e lui mi precede: "Io sono in orario, non so il collega prima di me. Oggi comunque è orario festivo".
"Orario festivo?" - chiedo io imbestialita.
"Sì perchè le scuole oggi sono chiuse, per via delle elezioni. Perchè non lo sai?" - mi dice stupito.
Io rimango a bocca aperta: no non lo so, ovvero sì lo so che ci sono le elezioni, non vivo mica su un altro pianeta, ma non credevo che queste condizionassero anche i mezzi pubblici.
Perchè poi, scusate, la domanda sorge spontanea: Ma a Roma solo gli autobus per spostarci li usiamo solo io e i bambini delle elementari e medie, ancora troppo piccoli per il motorino?
Mah... misteri di cui chiederò di illuminarmi al Cavaliere.

Comunque non è stato questo episodio "mattutino" a caratterizzare il mio stato d'animo...
è che, anche se mi fa male ammetterlo,
ho perso l'entusiasmo di stare qui dentro.

Mancano 11 giorni alla fine del mio stage,
e non sono io a tenere il conto alla rovescia,
bensì il mio account su questa maledetta postazione,
che come messaggio iniziale mi fa apparire, da una settimana a questa parte:

Mancano "tot" giorni alla scadenza della tua password. Vuoi cambiarla adesso?
SI NO

E io imperterrita clicco no, no, no.
Perchè non serve, perchè tanto vado via,
almeno adesso, almeno fra due settimane,
e Dio solo sa, poi, come andrà finire.

Questa mancanza di prospettiva,
la consapevolezza che non sarà un lancio azzeccato, oggi o domani, a far cambiare il mio status.
E non ne vale la pena di investire tempo, energie, risorse, ma soprattutto PASSIONE, in un qualcosa che non avrà seguito.

So che da adesso i "grilli parlanti" faranno a gara:
"Io te l'avevo detto?" , "Che l'hai fatto a fare?", "Cosa ti aspettavi?",
"Perchè perchè perchè perchè perchè

...basta così.
Avevate ragione, ok? E ora? Cosa devo fare? Baciarvi le mani?
No grazie.




frase del giorno: TI AGGIORNO SE CI SONO NEWS...

lunedì 14 aprile 2008

GIORNO 56: e fu così che silvio sorrise...



ore 19:04 postazione: ANSA

Eccomi qui,
in diretta dall'Ansa ad attendere i risultati degli spogli.
Che aria tira?
Ammutoliti, tutti sono ammutoliti e hanno perso la parola.

C'è chi se la prende con gli exit pool perchè, alle 15, avevano fornito una panoramica ben diversa.
Chi saluta la democrazia ufficialmente.
Chi si diverte e fa partire il toto sondaggio:
"E tu chi ti prendi alla difesa?"
"Tu, alla giustizia?"
"Rimpiango Castelli"

Però ancora non c'è niente di ufficiale,
e quindi le tv continuano a restare accese,
i numeri non smettono di fluire,
i commenti, per lo più ironico-amari, non cessano.

Ed io, in tutto ciò?
Ho appena dato la notizia della morte di una tizia polacca, che assieme al marito ha fondato un metodo di recupero per gli alcolisti.
Può apparire inutile nel giorno in cui si stanno decidendo le sorti del paese, ma io sono sicura che l'argomento tornerà in voga, perchè da domani saranno in molti ad affogare i dispiaceri in una bottiglia!


frase del giorno: (sottoscrivo quanto dichiarato ieri) BYE BYE ITALIA

giovedì 10 aprile 2008

GIORNO 55: perchè non esiste il teletrasporto? Bye bye De Mauro

ore 18:06 postazione: ANSA

O sono qui, o sono lì.
Non si può da entrambe le parti.
Avrei tanto voluto essere lì, e invece mi ritrovo qui.

Ma che fare?

Oggi alle 16 il mio tanto amato De Mauro teneva ''eccezionalmente'' una lezione per i dottorandi.
La soffiata mi era arrivata a inizio settimana, e non ho avuto esitazioni:
"Esco prima dall'Ansa, vado lì, mi spaccio per dottorata e lo avvicino chiedendogli consigli per il mio futuro".

Arrivo in redazione alle 11.30, ma prima delle 12.30 il lavoro non parte.
Si sono fatte le 14, ancora nessuna notizia per me.
"Bene - penso - ancora una mezzoretta di vana attesa, poi approfittando della pausa pranzo tolgo il disturbo e faccio in modo di arrivare da De Mauro con largo anticipo, in modo da parlargli prima dell'inizio della lezione".
Le ultime parole famose:
la giornalista addetta alla giustizia si lamenta perchè non fa in tempo a seguire degli avvenimenti,
la caporedattrice la tranquillizza: "No problem! Ci mandiamo Romina!" e così viene da me: "Romina alle 15.30 devi andare al Ministero della Giustizia per la firma del protocollo d'Intesa tra il Dap e la Uisp".

Rimango a bocca aperta,
vorrei dirle che ho già un impegno,
ma la saliva mi resta strozzata in gola:
del resto, quando mi ricapita di essere inviata dall'ANSA AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA?

Non ce la faccio a rinunciare, è più forte di me.
Mi entusiasmano troppo queste cose.
E poi cavolo, sto vestita anche bene: giacchetta e camicia, sono un figurino stamattina!

Così contenta e affranta allo stesso tempo esco da qui alle 14.40, cammino per più di mezzora sempre diritta, solo al Phanteon svolto a sinistra, e arrivo davanti al Ministero della Giustizia.
In portineria annunciano all'addetto stampa che è arrivata la "giornalista dell'Ansa".
Mi unisco alla collega dell' Adnkronos e raggiungiamo la saletta verde, al primo piano, dove è previsto l'evento.

Nella stanza c'è un grande tavolo a ferro di cavallo (con sedie verdi ovviamente), di cui la parte sinistra resta vuota, la verde la occupiamo io e la mia "collega", e quella centrale i due firmatari del Protocollo, più il segretario generale che fa da mediatore.
Dalla parte opposta della stanza il fotografo dell'Uisp e l'addetto dell'ufficio stampa del Dap.
Mi sorprendono i flash del fotografo, che non terminano per tutta la durata dell'incontro,
domani tutti i giornali daranno la notizia
e chi leggerà penserà a una sala gremita di gente.
Invece no,
c'erano solo Ansa e AdnKronos, le due maggiori agenzie nazionali,
nell'auletta verde del Ministero della Giustizia, questo pomeriggio.

E davanti, per l'ennesima volta, mi appare l'importanza cruciale
che le agenzie di stampa rivestono per l'informazione del paese.

Alle 16.15 è finito tutto ed i "firmatari" si affrettano a venirmi a stringere la mano prima che vada via.
Arrivo in redazione, sono le 16.40:
"Non è detta l'ultima - penso - se mi sbrigo in una mezzoretta forse riesco ad arrivare all'università per la fine della lezione di De Mauro".
Ma sono troppo positiva, al solito,
tra scriverlo e farlo correggere, si fanno le 18 senza quasi accorgermene.

"E' finita ora la lezione. Mi spiace :-( " : così l'sms del mio "soffiatore" che mi toglie anche l'ultima speranza.
Ma perchè non esiste il teletrasporto?

Sono triste.

frase del giorno: MI ODII SE NON VENGO? STASERA NON
POSSO. LA LEZIONE OK. ROMI MIGLIORA

mercoledì 9 aprile 2008

GIORNO 54: per un caffè


ore 17:35 postazione: ANSA

Si riaffaccia lo spettro della depressione ,
eppure oggi non ha neanche piovuto e la primavera, timidamente, è tornata a fare capolino.

Ma è tutta colpa dell'amico barista, lo so.
E' tornato al bancone lunedì, dopo una settimana di assenza.

Si è accorto che non c'era più Maura con me e mi ha chiesto che fine avesse fatto.
Gli rispondo che non verrà più, perche non "lavora " più qui.
"Ah l'hanno mandata via, hanno fatto bene!" - mi dice in tono scherzoso.
"Eh già! - replico io alla battuta, e poi aggiungo - Peccato che tra un po' manderanno via anche me".
La mia risposta lo irrigidisce, improvvisamente perde la parola.
Mi posiziona il piattino e il cucchiaino davanti, io scelgo la bustina di zucchero, quella rossa. Il caffè intanto è pronto, lui porta la tazzina sul piattino, poi va al reparto gelateria e si mette a fare i coni ai giapponesi.
Movimenti meccanici hanno preso il posto delle chiacchiere.
Nessuno dei due aveva più voglia di parlare.
Del resto cosa dovevamo dirci?




frase del giorno: BAMBINA MI SONO DIMENTICATA DI TE!
SE VUOI TI OFFRO UNA GOMMA

martedì 8 aprile 2008

GIORNO 53: stasera niente PAOLO FOX!

ore 18:49 postazione: ANSA

C'ha visto bene Paolo Fox, almeno oggi e almeno per quanta riguarda i leoni, o meglio, il leone, nel caso specifico.
Mi preannunciava una giornata difficile,
e degli scontri più o meno accesi con un acquario.

Si sono verificate entrambe le ipotesi,
anche se la giornata, più che difficile, si è rivelata insulsa.
Gli scontri con l'acquario invece ci sono stati,
solo che l'acquario in questione non era quello a cui avevo pensato io...
peccato, anzi, tanto meglio che esiste una copia della stessa "specie",
così con l'originale continuo ad andare d'amore e d'accordo :-)





frase del giorno: STASERA NIENTE PAOLO FOX!

lunedì 7 aprile 2008

GIORNO 52: in attesa




ore 16:43 postazione: ANSA


In evidente anticipo sulla tabella di marcia di questi ultimi giorni,
ne approfitto ora per scrivere per un semplice motivo: Mi sto annoiando.
Ho fatto solo tre notizie da stamattina,
di cui due riguardanti due associazioni onlus,
la terza, più simpatica, un comunicato dei Vigili del Fuoco in cui chiedevano al futuro governo di riammettere in Italia la salma di Craxi.
Ho fatto la notizia, ma non l'ho trovata trasmessa sul mnb,
"strano"- ho pensato.
Poco fa invece mi hanno detto che non l'hanno trasmessa perchè la notizia non sussisteva...Ok son d'accordo, ma la domanda sorge spontanea: perchè prima di darmi un comunicato non vedete di cosa si tratta?
Che guaio!

Ragazzi sto scherzando, nessuna polemica oggi, è solo che veramente mi sto annoiando, considerato poi che dalle finistre penetrano i raggi del sole....che invidia per chi sta fuori!

Ah! Notizia importante: lì al giornale hanno accolto la mia idea dell'intervista shock al capo ultrà nostrano!
Attendo impazientemente domani per chiarimenti!







frase del giorno: VIGILI DEL FUOCO: FAR TORNARE SALMA DI CRAXI IN ITALIA!

sabato 5 aprile 2008

GIORNO 51: traguardo del nove


ore 00:23 postazione: CASA

Mi trovo un'altra volta ad infrangere le abitudini,
e a scrivere una volta passata l'ora x (sarebbe mezzanotte, e non per la zucca, come Cenerentola, ma semplicemente perchè, automaticamente, il calendario del pc segna un giorno in più, ed il mio diario viene sfalzato). Però non ho potuto fare altrimenti oggi perchè,
da quando sono entrata in redazione a quando sono uscita,
incredibile ma vero,
non ho avuto il tempo di fare nulla,
neanche di vedere il MYSPACE.

Oggi, complice la giornata, feconda dal punto di vista "politico" e "giuridico",
vuoi l'assenza di gran fetta della redazione (caporedattore compreso)
fatto sta che mi hanno messo all'opera e,
UDITE UDITE, ho fatto ben 9 notizie,
che dire? Un vero e proprio Record personale!
G. , quando stavo andando via, mi ha salutato dicendo:
"Grazie mille Romina, oggi mi sei stata davvero di grande aiuto".
Spero che sia vero... :-)





frase del giorno: ORA E' TROPPO TARDI, DEVO ANDARE VIA

giovedì 3 aprile 2008

GIORNO 50: mezzo secolo!



ore 19:13 postazione: ANSA

Non potevo non scrivere oggi,
visto che ho varcato il traguardo del 50esimo giorno.
E 50 son 50 eh? Che dir se ne voglia!

Peccato che non ho nulla di "rilevante" da segnalare:
la mia Intervista shock è rimasta nel cassetto,
nel senso che non ho ricevuto risposte dal giornale,
temo proprio l'abbiano cestinato...
Mi spiace, poteva essere una gran cosa.

Per il resto nella mia solita pausa caffè- post--pranzo
sono stata letteralmente invasa da una massa indistinta (in tutti i sensi) di giapponesi!
Erano in fila perchè volevano 45 (GIURO!) coni,
delirio completo!
Fortuna che io sono "raccomandata"
e l'amico barista mi ha fatto passare avanti,
"Tanto questi non capiscono un cazzo, che te frega!"

Ah! Ultima cosa.
Oggi è venuta una nuova stagista,
o meglio, si fa per dire stagista, visto che starà qui solo due settimane,
e per giunta di mattina.
Io gliel'ho detto che deve valutare bene la situazione,
perchè prima delle 12.30 questa redazione è praticamente vuota,
quindi non so quanto possa essere effettivamente utile per lei...
Mah staremo a vedere.
La cosa divertente è che, anche lei, ha preso il tesserino nel mio attuale giornale.
Eppure Roma è grande,
ma effettivamente i giornali che ti consentono di accedere a questa carriera,
gratuitamente, non sono poi molti!

Comunque tra poco spengo tutto e vado via.
Un giro a Via del Corso e poi, alle 20, vado davanti Palazzo Chigi,
così assisto alla diretta del Tg1
quindi.. SEE ME ON THE RAI UNO'S NEWS!




frase del giorno: QUANDO I DESTINI SI INCROCIANO

mercoledì 2 aprile 2008

GIORNO 49: Osapp, Dap, Cisl, Uil.....aaaargh!

ore 19:20 postazione: ANSA

HELP ME!!!!!!!
Mi sta andando in tilt il cervello con tutte le dichiarazioni sulla Polizia Penitenziaria: Cisl - Uil - Osapp - Dap... tutti oggi si sono svegliati, e piombano le dichiarazioni sul provvedimento che trasferisce la sanità penitenziaria al Servizio Sanitario Nazionale.
Ma dico io, se il governo è caduto, perchè continua a emanare decreti che provocano solo casini?
Che male ho fatto io a Prodi, Scotti e compagnia varia?
Oh my god!

Prima ho mandato una mail al giornale, proponendo un'intervista shock, modello Le Iene, a un capo ultrà "nostrano".
Ancora non mi rispondono però,
spero solo che il mio tanto caro redattore non abbia cestinato direttamente la mia mail,
perchè secondo me, se riusciamo ad attuarla, ne può uscire fuori una cosa grandiosa.
Ed io sarei ben felice di farla, tanto per cambiare!
Beh che dire di più?
Incrociamo le dita...





frase del giorno: IO, TIFOSO..."MODELLO"?

martedì 1 aprile 2008

GIORNO 48: e il pesce d'aprile è tutto mio!



ore 19:27 postazione: ANSA

E' iniziata così questa giornata:
ero al giornale e, un collega,
telefona a un mister "veterano" delle nostre colonne,
per la normale intervista del martedì.
Tutti orecchiamo la discussione, perchè sentiamo che lui (che tutto ha fuorchè una voce diciamo così...discreta!) è alle prese con qualche problemino di comprensione:
"Ma lei scusi, non è mister XX?" - chiede a alta voce, attende la risposta ed esclama: "Ah quindi lei non è l'allenatore, chi è lei?"
"Ah è il guardiano, ho capito! Mi può mettere in contatto con l'allenatore per favore?"
Al che interviene un responsabile di redazione,
che conosce entrambi i soggetti,
prende la cornetta e dice: "Ao ma chi sei tu???"
Un attimo di esitazione e poi la butta giù tutta d'un fiato:
"Macchè Pesce d'Aprile! Ma vaff..!"
E così, chiarito che non si trattava di uno scherzo ma di una vera intervista,
il mio sfortunato collega può iniziare a sottoporre l'interlocutore alle sue domande.

Che poi, forse, anche io sono stata soggetta a un - così poco apprezzato - scherzetto,
da un tizio che si elegge il secondo arbitro più forte al mondo (nella sua categoria),
e si è fatto negare per tutta la mattinata.
Conclusione: domani devo riandare in redazione confidando nella sua buona luna,
e sperando che riesca a rilasciarmi un paio di dichiarazioni (per il resto l'articolo posso anche inventarlo, tanto conosco il soggetto oramai...).

Mattinata persa dunque per colpa di quel pesciolino birichino.
Arrivo qui all'ANSA e, stranamente, la riunione di redazione inizia alle 15.30.
Il caporedattore assegna a ogni giornalista un pezzo,
fin quando dice: "Serve anche un pastoncino sul Pesce d'Aprile, su tutti gli scherzi fatti nelle varie regioni italiane quest'oggi. Chi vuole farlo?"
Sgomento nella stanza: chi guarda in aria, chi guarda dietro, chi osserva attentamente la punta delle sue scarpe, chi pare che conti le farfalle
D'improvviso l'illuminazione:
"Perchè non lo facciamo fare alle ragazze, alle stagiste?"
Il caporedattore replica: "Ormai devi parlare al singolare" e così dicendo volge lo sguardo verso di me: "Ok Romina, fallo tu. Un pastoncino di 50 righe, io l'ho annunciato per le 20.30, ma se riesci a mandarlo in rete anche un po' prima è meglio".

Mi metto all'opera, facendomi un'autentica "cultura" sull'argomento e, ore 18.12, mando il mio pezzo in hold.
Il mio supervisore lo controlla un'ora dopo e, alle 19.30, esce in rete un pezzo così titolato:

PESCE D'APRILE: DA TRENTO A BRINDISI FESTIVAL DELLA GOLIARDIA
SCHERZI SU POLITICA E SPORT, A BOLOGNA 'CONTROLLI' IN CANTINE

Ho esattamente un'ora di anticipo: mica male per una stagista, giusto?
Quasi quasi mi piace, il pesce d'aprile!





frase del giorno: MA CHI E' LEI? IL GUARDIANO? O_O

lunedì 31 marzo 2008

GIORNO 47: buona fine ma - soprattutto - buon PRINCIPIO!


ore 17:59 postazione:ANSA

Sarà la pesantezza della troppo cioccolata inghiottita,
fatto sta che, una settimana dopo la Pasqua,
qui le giornate continuano ad essere tremendamente monotone.

Il mio pensiero, oggi, è tutto verso il lutto di ieri che ha avuto come cornice un autogrill piemontese, come protagonisti due tifoserie che a suon di insulti - secondo alcuni -, o di cinghiate - secondo altre - hanno dato inizio, alle 12.30, agli sfottò per la partita Juventus - Parma.
Vittima, neanche a dirlo, l'ennesimo giovane: MATTEO BAGNARESI, 28 anni non ancora compiuti.

Ho impiegato tutta la gionata a leggere le dinamiche dell'incidente, le accuse rivolte, le dichiarazioni di politici - forze dell'ordine - sportivi o semplici cittadini.
Non voglio aggiungere nulla, solo una constatazione: Perchè continuare ad alimentare la macchina del calcio, quando invece dello sport semina morte?
Non trovo una risposta.

Per Maura oggi è l'ultimo giorno qui all'ANSA.
Domani non sarà più una stagista,
tornerà a riappropriarsi di quella quotidianità che, tre mesi di turni di 8 ore, gli hanno inevitabilmente sottratto.
Dice che ancora non ha trovato la sua strada,
ma che questa esperienza le ha fatto capire che non è il giornalismo ciò che sogna per il suo futuro.

Io invece credo che le idee chiare già le abbia
e che, tempo due giorni, già sarà in pole-position,
pronta a partire alla conquista di quel traguardo che, forse, ha il lontano profumo del TOUR OPERATOR.
In bocca al lupo amica mia,
e grazie per aver condiviso quest'esperienza con me
sei stata una compagna di viaggio invidiabile :-)




frase del giorno: MA LE TRE PALME DOVE SONO FINITE?

venerdì 28 marzo 2008

GIORNO 46: meno un mese


ore 18:42 postazione: ANSA

Che tristezza ragazzi!
Anche oggi il tempo è trascorso nella calma più assoluta.
Nulla da fare, nada :-(

Solo una cosa da segnalare:
siamo al 28 Marzo,
son quindi giunta a 2/3 del mio percorso.

Fra un mese esatto sarò fuori da qui,
nessun conto alla rovescia,
altrimenti mi deprimo,
solo un augurio:
Speriamo che la prossima settimana, almeno in Italia, succeda qualcosa di rilevante, oltra alla donna sarda trovata morta, e alla riapertura del caso Meredith.

Se continua così, infatti, sono spacciata...

Una nota positiva c'è:
è VENERDI',
e mi aspetta un weekend di vacanza, da trascorrere con un amico venuto appositamente da Genova!
Speriamo che il tempo non mi giochi qualche altro tiro mancino!

BUON WEEKEND
Hasta lunes mundo!

frase del giorno: www.robertosaviano.it

giovedì 27 marzo 2008

GIORNO 45: Apatia...


ore 19:04 postazione: ANSA

Nulla da annotare oggi,
tantomeno commentare.

Un aggiornamento alla lista degli evasori fiscali, che sto curando.
Una PSEUDOnotizia sul'intervento di due femministe californiane ad un convegno all'università di Roma Tre, che abbiamo cercato in tutti i modi di rendere proponibile, ma invano.
Venti righe su un'iniziativa del ministero delle Pari Opportunità per il web.

E questo è quanto.
Manca Maura, alle prese con problemini fisici di varia natura
ed ha iniziato a piovere mentre mangiavo la pizza davanti Fontana di Trevi.

Giornata interessante eh?
Non c'è che dire!
In compenso ho aggiornato la mia casella di posta, mandando e leggendo mail che avevo in arretrato.
Ed ho aggiunto 20 amici al MYSPACE che ho inaugurato 4 giorni fa,
l'idea era quella di uno spazio totalmente in inglese, ma mi scrivono solo - ed ESCLUSIVAMENTE - italiani, che ci posso fare?
:-(






frase del giorno: QUANDO UNA NOTIZIA NON C'E'...NUN C'E'!

mercoledì 26 marzo 2008

GIORNO 44: Invidio Quattrocchi!

ore 17:15 postazione: ANSA

Chiedo venia in anticipo,
ma questo intervento sarà breve.

So che era atteso un post-resoconto delle vacanze,
ma purtroppo, ahimé, questa mattina arrivare in redazione puntuale (ovvero solo con 15 minuti di ritardo, contro i normali 40) ha comportato una dimenticanza incolmabile: GLI OCCHIALI!

Ho lasciato gli occhiali a casa ragazzi,
e i miei poveri occhi mi stanno lentamente abbandonando.
E' da sette ore e mezzo, del resto, che sono davanti a un pc, che leggono e scrivono l'impossibile.

Comunque il resoconto è positivo,
al di là del tempo, che al mio paesello è costato caro: processione del Venerdì Santo saltata, festa del Santo Padrono saltata, e qualcosa mi dice che tra poco salterà pure il Comune, se non altro per gli enormi buchi generati dall'ideazione di queste due manifestazioni!

Al giornale anche tutto bene,
ieri mi ero concessa un ulteriore giorno di vacanza, ma poi ho fiutato uno scoop nelle mie zone e così la giornata di ieri è volata tra appostamenti, chiarimenti, interviste etc etc.
Oggi però è valsa la prima pagina, e l'esclusiva rispetto agli altri quotidiani.
Mi accontento!

Appena sono entrata qui, oggi, mi hanno fatto notare la mia prolungata assenza:
"Pensavamo che ancora ragionavi come i bambini delle scuole elementari, che hanno bisogno di prendersi anche il martedì dopo Pasqua come giorno di vacanza!"
Tutto si è risolto in un simpatico scherzo comunque.
Beh che dire? Quando ci sono è come se non mi vedo,
ma quando non ci sono perlomeno si rendono conto della mia mancanza, è già qualcosa!

frase del giorno: COME INVIDIO QUELL'OMINO BLU CHIAMATO QUATTROCCHI...

giovedì 20 marzo 2008

GIORNO 43: che Pasqua sarebbe senza Kinder Sorpresa?



ore 17:43 postazione:ANSA

Rieccomi ai posti di combattimento,
ed oggi ho scoccato il primo dardo del mio arco,
bersaglio centrato in pieno: Tommaso.

Ha quattro anni Tommaso,
un caschetto castano, lo sguardo vispo
e un cappottino blu con strisce bianche.
Tommaso è il figlio di Luciano,
Luciano è colui che, qui dentro, mi fa mettere le mani nei capelli quando mi affida notizie su avvocatura, polizia penitenziaria, cassazione,
comunicati in cui ci vuole più di un'ora solo per arrivare al termine dellla "prima" lettura.
E manca la rilettura, la comprensione, la scrittura, e la revisione, praticamente una giornata completa!
E' venuto in redazione oggi con i suoi gemellini,
Tommaso e Giacomo,
ma Tommaso è più intraprendente del fratello.
E' entrato nell'altra stanza e si è precipitato qui, da me, senza esitazioni.
Si è seduto sulle mie gambe e si è impossessato della tastiera.
Io stavo scrivendo una notizia sull'Aci,
lui l'ha "abellita" scrivendo: Tommaso, Giacomo, Luciano, mamma.

Ha quattro anni, ma già riesce a muoversi sulla tastiera,
sa già che la M sta in basso a destra, la T in alto centrale, la A è l'ultima sulla sinistra, affianco alla S.
E' in gamba Tommaso, e diventerà qualcuno da grande, lo so.
Ma il merito è soprattutto di papà,
sono sicura che tutte le sere, a casa,
Tommaso corre e gli piomba sulle gambe,
mentre lui sta scrivendo un articolo.
Insisterà per scrivere, e papà Luciano gli farà, a poco a poco, prendere confidenza con i tasti, parolina dopo parolina.

Che bello deve essere avere un padre giornalista,
anche io, se mai avrò un figlio,
voglio che suo padre faccia il giornalista di mestiere,
e sua madre anche, OVVIO!

Ed è arrivato il momento di rifare i bagagli,
il mio triduo pasquale sta per iniziare,
e quest'anno non si può che sorridere:
oggi è arrivato, tanto inaspettato quanto mai gradito, un KINDER SORPRESA MAXI
e porta la firma Ansa, o meglio "stagista ANSA",
e per questo vale ancora di più.

Il diario della stagista se ne va in vacanza dunque,
ma solo per pochi giorni,
il tempo di un Kinder Sorpresa Maxi1


frase del giorno: NOOO L'UOVO KINDER!

mercoledì 19 marzo 2008

GIORNO 42: Romina, Corona e Mentana!



ore 22:59 postazione: SOGNI

Sì ragazzi "Sogni"!
Perchè oggi è stato un gran giorno.
Arrivo in redazione (ieri ho fatto "sega" causa giornale fino al tardo pomeriggio) , il tempo di sedermi e arriva la caporedattrice che mi mette sul tavolo la prima pagina di Repubblica.
Un elenco sui "monelli" che disertano il fisco, devo stilare una lista con nomi, cognomi e mansioni, poi confrontarlo con le nostre notizie, e trovare i nomi nuovi.
Nulla di difficile, sto per mettermi all'opera, lei fa per andarsene, poi ci ripensa, torna indietro e mi dice: "Sai che c'è? Oggi pomeriggio te ne vai a vedere pure Matrix! Mentana intervista Corona, senti quello che si dicono, poi torni qui e fai l'articolo"
Io non ci posso credere.
Ma davvero dice a me?
E davvero mi sta dicendo di andare a vedere un'intervista di ENRICO MENTANA?
It's incredible!

E' la mia prima uscita ufficiale,
la prima volta che posso presentarmi da qualche parte e dire "Salve sono dell'agenzia Ansa!". E che "parte" poi, direttamente gli studi Mediaset!

Così mi metto all'opera, non c'è un minuto da perdere, il programma inizia alle 16, sono le 14 ed io devo stilare prima l'elenco degli esattori!
Completo la lista, gliela porto e lei apprezza il mio modo di formattare il testo :-).
Alle 15 mi avvio, tutta Roma sembra chinarsi ai miei piedi visto che, mai come oggi, tutti sono ben disposti e disponibili a indicarmi la strada, addirittura un taxista, al Colosseo, mi corre dietro, "perchè se vai laggiù c'è una scorciatoia, e arrivi subito davanti agli studi di canale 5!".
Seguo il consiglio e, ore 15:50, il portiere può annunciare all'ufficio stampa che è arrivata la "Giornalista dell'Ansa".
Cinque minuti dopo arriva Corona, con tanto di avvocato e fratello a seguito, per non parlare di quelle orrende babbusce poi... ma perchè la gente è così convinta?
E poi arriva Mentana, con la sua compostezza, fierezza, è tutto d'un pezzo, non c'è che dire.

L'addetta stampa e la sua collega (stagista come me), mi conducono in una saletta dove c'è una televisione, un ricco buffet e una camicia D&G.
"Questa l'ha lasciata Corona, è andato in trasmissione con una t-shirt con il suo logo!" - mi spiega lei.
E io confermo la mia impressione, vale a dire che alla pazzia non c'è mai fine...
Vediamo l'intervista da lì, in tutta tranquillità, e loro rimangono in silenzio tutto il tempo, e lo fanno per me, perchè non sono interessate all'argomento, ma vedono con quanta cura prendo appunti e cerco di non farmi scappare neanche una parola.
Alle 17.40 è tutto finito, mi accompagnano fuori e ci salutiamo affettuosamente.

Con l'adrenalina in corpo ritorno all'Ansa,
mi metto subito all'opera e, alle 20, mando il mio servizio.
E' un'anteprima nazionale, fino a prova contraria Matrix va in onda a mezzanotte, ed io sono l'unica ad aver già riassunto i temi dell'intervista.
E' un piccolo traguardo centrato, sono contenta.
Torno a casa alle 20.30 (in tempo per il tg2!) ma..."Caspita! C'è il derby stasera, non mi sono organizzata, non riuscirò a vederlo!"
E va beh, mi accontento della telecronaca, del resto oggi di cose in diretta ne ho viste, e mi bastano!





frase del giorno: STEFANO DELLA COMPAGNIA DELLA BELLEZZA E' UN GURU!

lunedì 17 marzo 2008

GIORNO 41: la settimana della passione è iniziata!

ore 17:12 postazione: ANSA

Che noia ragazzi,
che noiaaaaa!
Oggi non c'è nulla da fare qui,
ed io ho impiegato tre ore per inoltrare una domanda
per lavorare in un college negli USA quest'estate,
ed ora mi hanno risposto che non avevo letto i parametri,
e ricercano solo studenti universitari,
e io invece sono una neolaureata,
e quindi non vado bene
uffaaaaaa!

Senza contare che ieri,
nelle mie trasferte "calcistiche" del weekend
ci ho anche rimesso una gamba :-(

Triplice fischio dell'arbitro che sancisce la fine dell'incontro.
Scendo dagli spalti per andare a raccogliere qualche commento negli spogliatoi
e...crac.
Mi cede il ginocchio.
Resto in equilibrio (non so neanche come),
e cerco di proseguire facendo l' "indifferente",
ma neanche dieci passi e il dolore inizia a raggiungere livelli allucinanti,
la gamba mi si blocca completamente
non riesco più a camminare.
Sarebbe troppo semplice chiedere aiuto lì,
e usufruire del massaggiatore atletico...
No, non è da me.
Aspetto che la situazione si tranquillizza,
che gli spettatori abbandonano il campo,
e i giocatori raggiungano gli spogliatoi,
poi - a fatica - riesco ad arrivare al mio motorino,
accensione elettrica neanche a parlarne,
così approfitto della gamba "buona" per azionare il pedale,
Salto su e finalmente riesco a tornare a casa,
facendo il tragitto con la gamba "ko" a penzoloni, visto che non riuscivo a piegarla.

Grande spavento per mamma,
grande dolore per me,
antidolorifici che purtroppo ancora non fanno miracoli.
La cosa assurda è che io neanche dovevo esserci lì,
io dovevo stare al MATUSA
in tribuna stampa,
non su un campo di Promozione, accipicchia!

Per la serie:
la settimana della passione è iniziata,
e in tutti i sensi!

frase del giorno: TUTTA COLPA DEL...MATUSA!

venerdì 14 marzo 2008

GIORNO 40: quando Superman sale sul 492...



ore 22:25 postazione: ...CASA!

Sto sul 492, direzione Termini.
Si torna a casa stasera, e sono già in evidente ritardo.
L'orologio segna le 19:20, il treno parte alle 19:47.
Sto in piedi vicino all'autista,
e non per fargli da navigatore,
semplicemente perchè è l'unico spazio in cui incastrare la valigia.
Oltrepassiamo Piazza Barberini,
di fronte al Multisala c'è la fermata del bus.
Si aprono le porte, si richiudono
e woila! chi si materializza al mio fianco?
SUPERMAN!
Sì ragazzi, avete capito bene,
un ragazzo con tutina aderente blu,
mantello rosso e inconfondibile "ESSE" sul petto.
Oh my god!
Scende dopo due fermate, poco prima di Piazza della Repubblica.
Inizia un dibattito sul 492 tra me, una signora, avanti con l'età, e l'autista.
La signora sostiene che "Il ragazzo si sente felice vestito così, e quindi va capito ed assecondato".
Io sono di tutt'altro avviso, la mia indole di "giornalista" - attenta al disagio sociale della gente - mi porta a pensare che c'è qualche rivendicazione alla base di questo gesto:
"Signora - le dico - Carnevale è passato da un pezzo. Sicuramente il ragazzo farà parte di qualche movimento che lotta per rivendicare dei diritti. Ricorda il padre che si è arrampicato vestito da Batman sulle pareti di Buckingham Palace qualche tempo fa? Lo fece perchè voleva rivedere suo figlio".
Ho conquistato la vecchietta, che inizia a riflettere su questa possibilità.
Ma ecco che interviene l'autista e placa i toni:
"Macche' disagio sociale! Questo se fa i sordi, se mette davanti ar Colosseo conciato così, e i rigazzini fanno la fila pe' fasse fa 'na foto. 'O so io. 'O vedo tutti i giorni 'sto Batman. Prende st'autobus sempre a st'ora. Altro che scemo, questo qua c'ha capito tutto de 'a vita!"

Peccato, la mia versione di Batman era senza dubbio più...eroica!
Bando alle chiacchiere.

Oggi in redazione mi son fatta valere!
La caporedattrice mi ha affidato un servizio sul Tibet - che era il fatto del giorno! - . Il mio compito è stato quello di contattare vari tour operator e agenzie turistiche italiane per chiedere la stima degli italiani che attualmente si trovano a Lhasa.
Ho impiegato un po' di tempo a rintracciarli tutti, ma alla fine son riuscita a raccogliere tutti i dati e a scrivere le 20 righe che mi erano state richieste.
Sono soddisfatta!
Il merito è anche del panino di chef "Daniele": oggi salmone, mozzarella e rucola, pranzo da re, anzi, da regine!



frase del giorno: C'AVEMO PURE BATMAN!

giovedì 13 marzo 2008

GIORNO 39: le margherite vestite a nozze

ore 17: 36 postazione: ANSA

E' primavera.
La respiro nell'aria,
la vedo riflessa nella natura,
emanata dai raggi di un caldo sole
che oggi non ha voluto giocare a nascondino con la capitale.

E' primavera ed io mi sento carica.
Stamattina, prima di venire qui,
sono andata a correre (decisamente una scelta più sana di quella di ieri...).
Terme di Caracalla che passione!
Era da tanto tempo che le mie gambe
non percorrevano quel tragitto a ritmo di Mika, Azul e Shine.
Ho piacevolmente trovato delle margheritine,
tutte vestite a nozze in abito bianco,
felici e contente di farmi gli onori di casa.
E che lusso!
Peccato per il fiato,
che dopo appena due giri mi si è materializzato versione Grillo Parlante
esortandomi a riprendere la via di casa.
...pazienza!

Poi, con una "stanchezza" che "carica",
sono arrivata qui,
e non posso lamentarmi,
perchè ho lavoricchiato parecchio,
facendo notizie anche di una discreta importanza.

L'unico neo è che manca Maura,
e quindi il tempo scorre più lento,
sono un po' in stand bye.

frase del giorno: MAI PRENDERE IL CAFFE' DA SOLI, PERCHE' SI E' SILENZIOSI

mercoledì 12 marzo 2008

GIORNO 38: brain at work..MADDECHE?!

ore 16:07 postazione: ANSA

Come perdere tempo?
Semplice, basta "abboccare" al fiume di mail che si ricevono.
Il 7 marzo il Blus di Roma mi scrive:

BRAIN AT WORK, il grande appuntamento di incontro fra le più importanti
aziende del panorama italiano ed internazionale con gli studenti e laureati
degli atenei romani e del centro sud, torna puntuale il 12 marzo 2008 dalle ore
9.00 alle 18.30, presso il Centro Congressi Frentani, Via dei Frentani 4,
Roma.


E secondo voi qual è il primo pensiero di una stagista che, casualmente, proprio quel giorno si ritrova una mattinata libera?
Semplice: ANDIAMO!
La sveglia che continua a far capricci perlomeno mi risparmia l'alzataccia.

Ore 10:50 giungo sul posto. Mi metto in fila.
Aspetto dieci minuti, non di più, giusto il tempo di rileggere i miei articoli usciti oggi sul C.L. ( tutti e due in prima pagina n.d.r.).
All'entrata tanto di guardie con pistola di ordinanza (per la serie: Vedete un po' cosa volete fare qui dentro), e una reception con signorine in tiro bramose di ripetere per la cinquecentomillesima volta la formula d'accoglienza. Condito il tutto da un guardaroba in cui lasciare cappotti ed oggetti personali.
Perchè si tratta di una cosa seria ragazzi!
Con tanto di borsa rossa in tela con il simpatico logo manga della http://www.brainatwork.it/ (che poi se stiamo in Italia, e le aziende citate sono per la maggior parte nazionali, spiegatemi voi il bisogno dell'esotismo...fa chic, lo so, però che tristezza!) e, dulcis in fundo, anche una mappa per orientarsi.
Ragaaazzi!!!! E' una cosa seria, lo volete capire o no?

Sala rossa, sala verde, sala blu, sala arancione.
Quattro sono le possibilità.
Ci si orienta con i colori (DOMANDA: e i daltonici come fanno? Discriminati anche qui? bah!)
Scorro velocemente i nomi delle aziende che ci sono in ogni sala, ad occhio e croce ci saranno 50 stand, urge una selezione.
Il mio sguardo si focalizza su un solo nome: BUSINESS SCHOOL IL SOLE 24 ORE.
"Ottimo vado qui".
Controllo in che sala, pardon colore, si trova questo stand: SALA VERDE.
Perfetto!

Mi guardo intorno e la "segnaletica" indirizza solo alla Sala Rossa e a quella Blu.
Mentre cerco di orientarmi vado a sbattere proprio contro un omone dello staff (e non ce l'ha scritto in fronte, bensì sulla maglietta).
Colgo subito la palla in balzo.
"Scusi cerco la Sala Blu, sa dirmi dov'é?" - gli chiedo.
"Io vengo proprio da lì" - risponde.
"Bene" - penso io.
"Il problema è che non mi ricordo da dove vengo..." - continua lui.
"Annamo bene" - dico dentro di me.
"Comunque - continua lui - qui ci sono la Sala Rossa e la Sala Blu, quindi la Sala Verde starà al piano di sotto".
Perspicace l'amico (e pure io...) , lo ringrazio e mi dirigo verso le scale.
Scendo giù e c'è solo la sala arancione.
"Presumo" che quella verde sarà posizionata all'interno, così mi immetto nella massa.
A suon di spintoni e gomitate percorro dieci metri,
e mi imbatto nel primo stand che, magari, può fare al caso mio: MAGIC TV.

E' qui che inauguro la mia formuletta: "Buongiorno, io sono laureata in Scienze Umanistiche, sto facendo il mio secondo stage all'Ansa e tra poco prendo il tesserino da pubblicista, vi interessa il mio profilo?"
"Al momento cerchiamo solo esperti di marketing o di economia, comunque mi lasci il suo curriculum, lo visioneremo con calma" - mi dice la tizia.
"Non ce l'ho ora il curriculum, magari glielo mando per mail, va bene?" - chiedo io.
"Certo - fa lei scrutandomi in malo modo - questo è il nostro indirizzo mail".
Fuori uno.

La folla mi sbatte nello stand di LAVORARE, periodico che fornisce le offerte di lavoro della capitale e provincia.
"Io sono una quasi giornalista, posso interessarvi?" - domando
"No noi non cerchiamo personale, e non ci servono giornalisti" - mi rispondono
"Ah allora scusate!" - dico io.
INCISO: Ma che cazzo ci state a fare qua?

Ecco finalmente la tanto sospirata Sala Verde, e con essa l'unico stand da me cercato.
Il BUSINESS SCHOOL IL SOLE 24 ORE è in pole position, il primo che si incontra venendo dalla Sala Arancione, di fronte a esso solo il bar.
"Io sono laureata in Scienze Umanistiche, sto facendo uno stage all'Ansa e tra poco prendo il tesserino da pubblicista, immagino che siate più interessati a curriculum specializzati in campo economico, ma ci sarebbe anche un posto per me?"
"Ma quale ambito economico! Noi siamo interessati a profili come il suo, che devono colmare le carenze in campo economico! Abbiamo un'ampia scelta di master che possono fare proprio al caso suo!" - e così dicendo mi riempie di opuscoli: media relations, marketing management, marketing, comunicazione e nuove tecnologie, human resurces, Internazionalizzazione d'Impresa... tutti master che, secondo la tizia, farebbero proprio al caso mio.
"Ma sono previste anche delle borse di studio, eventualmente?" - mi azzardo a domandare.
"Certamente, ma sono tantissime le richieste, inizia a metterti in fila, così hai più opportunità" - mi consiglia lei, perchè si vede, "è proprio un'amica"... .
"In compenso però possiamo darti il giornale gratis oggi" - e me lo dice come per tirarmi su.
"Ah grazie molto gentile" - rispondo io. ( Che poi cosa ci faccio io con una copia del Sole 24 Ore proprio non lo so, visto che di familiare questo giornale ha solo il colore della carta!)

Così mi carico anche il peso della busta "gentilmente" concessami dal giornale di Confindustria e proseguo nel mio tour.
"Oh guarda cosa c'è qui, lo stand del COMUNE DI ROMA SPORTELLO TIROCINI. Caspita questo è buono - penso - molte mie amiche hanno ottenuto stage importanti tramite loro, andiamo un po' a sentire che dicono". E così mi avvicino.
Mi accoglie una signora di mezzetà, che ha l'impressione di sapere la sua.
"Buongiorno e bla bla bla, laureata in Scienze Umanistiche bla, bla, bla, Ansa bla, bla, bla, tesserino bla, bla, bla, cerco opportunità nel mondo del giornalismo".
"Ma signorina è un mondo chiuso" - sentenzia.
"Questo lo sapevo già" - dico io.
"Noi fino a due anni fa avevamo contatti con La Repubblica e con l'Unità, ma ora non più, perchè si sono messi avanti i sindacati, e dicono che siete troppi" - mi spiega.
"Ah vabbe' (ALTRO INCISO: ma i sindacati i cazzi loro no?) allora ci sarebbero opportunità come Ufficio Stampa?" - gioco la mia seconda chance.
"Ma anche lì è difficilissimo, perchè siete troppi. Del resto tutti vogliono fare l'ufficio stampa di qualcosa" - ribatte lei.
"E vabbe' se ne è convinta... Grazie lo stesso" - e mi giro per andarmene via.
"Arrivederci signorina, ma ci venga a trovare!" - mi dice lei, come formula di saluto.
E per far che? Per portarti il caffé? Hai appena sentenziato che resterò disoccupata a vita! Cretina.

Due passi e leggo il poster dello stand che è di fronte: ELIS ICT ACADEMY, VASTA GAMMA DI CORSI DI PERFEZIONALMENTO , ANCHE GRATUITI"
Corazzata di borsa rossa con logo http://www.brainatwork.it/, con la busta del Sole 24 Ore, e con tanto di scongiuri dell'addetta del Comune di Roma allo sportello Tirocini, mi metto in fila per sentire cosa hanno da dirmi pure questi.
Arriva il mio turno, ripeto la mia formula di presentazione e lui, per la prima volta un ragazzo in giacca e cravatta, sospira dicendomi:
"Purtroppo per il tuo profilo non c'è un granchè, ti possiamo offrire solo questo master, 4 mesi in aula e 2 mesi di tirocinio, costa un pochino a dire il vero, però è qualificante, dai un'occhiata al nostro sito"
E certo, non c'ho nient'altro da fa!
"Sicuramente non mancherò! Arrivederci", e ridistribuisco tra le braccia i pesi di tanta carta, direzione scale.

La Sala Verde m'ha stufato, vediamo che aria tira ai piani alti.
Entro nella Sala Rossa e, non so bene in che modo, mi ritrovo in quella Blu.
Mah! TU CHIAMALI SE VUOI... I SEGRETI DELLA BRAINATWORK!
Se lo incontro di nuovo credo che consolerò il tipo sperduto dello staff.
"Non è colpa tua!" - gli dirò.

C'è anche la PHANTENE che cerca personale per la sua campagna pubblicitaria,
ma qui "passo", non gli concedo possibilità, io i capelli lucenti come fanno vedere in televisione non ce li ho, quindi non perdo tempo.
Sto diventando pure saggia, caspita!

C'è un folto numero di giovani accalcati in un punto, alzo gli occhi e subito comprendo: si tratta dello stand dell'IBM.
Decido di tentare il tutto per tutto e mi accodo alla massa.
Arriva il mio turno, chiudo gli occhi e recito la cantilena della mia giornata (la prossima volta mi porto una sedia così ci salgo su, mi metto in posa e recito "Sono laureata in Scienze Umanistiche bla bla bla", e vediamo se almeno qualcuno mi batte le mani a fine interpretazione!) .
La donna davanti a me sorride, sembra simpatica.
Mi dice che al momento il settore delle Risorse Umane è al completo, ma mi esorta a mandargli lo stesso il curriculum: "Magari più in là ci serve" - aggiunge, e mi invita a prendere uno strano aggeggio.
Ignoro completamente di cosa si tratti, ma sono contenta: la mia interpretazione ha fatto breccia nel cuore di questa signora, che mi ha premiato! E' la prima volta da questa mattina, esulto.
Più in là capirò che non si tratta di nulla di fantascientifico, semplicemente di un contenitore di plastica contenente "pastiglie alla menta".
Ma è il gesto quello che conta, giusto?

Sto per andarmene ma mi soffermo ad osservare la ragazza posizionata alla mia sinistra. L'avevo notata già da qualche minuto, perchè era da tanto che parlava con la tizia IBM, chissà cosa avesse da chiedere di tanto importante!
Anche lei comunque era giunta quasi al termine del colloquio. L'addetta IBM (in evidente stato di disperazione) tenta di porgerle la mano per congedarla nella maniera più educata, lei risponde al gesto ed esclama: "Ma scusi, questa è un'azienda di informatica?".
La donna resta di stucco, se avesse avuto tra le mani una corda sono sicura che l'avrebbe usata, se contro la sua interlocutrice o contro se stessa beh, questo resta un dilemma!
Io sono interdetta e penso: basta, per oggi ne ho sentite fin troppe!

Così prendo la saggia decisione, la prima della giornata, di togliere il disturbo.
Nel corridoio, antestante all'uscita, tra i tanti, c'è una postazione della PRINGLES.
Mi guardo attorno e mi accordo che è sguarnita.
"Chissà - penso - magari alla promoter è scappata la pipì!"
Adocchio subito i gadget, nella fattispecie piccoli pacchetti di patatine (senza il classico cartone tondo, bensì in busta di plastica, come la più anonima tra le Crick Croc...).
Un'ultima occhiata intorno a me, bene non mi vede nessuno e così, in due secondi, la mia mano assume dimensioni stratosferiche, riuscendo ad agganciare quattro bustine.
Non chiamatemi approfittatrice eh?
Oh! del resto devo averlo pure io un piccolo tornaconto no?
E' più di un'ora che qui dentro mi prendono per culo tutti, a destra e a sinistra,
i verdi, i rossi, i blu e pure gli arancioni!
Avrò pure il diritto a una misera indennità morale, o sbaglio?



frase del giorno: MA LA IBM E' UN'AZIENDA INFORMATICA? O_O

martedì 11 marzo 2008

GIORNO 37: martinativu

ore 15:39 postazione: ANSA

Oggi sono in anticipo con i tempi di scrittura,
o meglio, più esattamente con il "bilancio quotidiano",
ma non è casuale.
Scrivo ora per assaporare fin in fondo la vena d'ottimismo (UDITE UDITE!) che mi ha lasciato la mattinata passata nella "mia" redazione.
Precisiamo: non quella dell'ANSA,
bensì quella più semplice, senza dubbio meno lussuosa e prestigiosa, forse anche meno professionale,
del mio giornale, che da più di un anno e mezzo è diventato la mia seconda casa.

Perchè i mesi di stage vanno e vengono,
mentre il mio praticantato per ottenere un tesserino resta,
per due anni, e senza sconti,
anzi con un bonus, se così vogliamo chiamare la nuova trovata che prevede un esame anche per accedere all'albo dei pubblicisti!!!

Una redazione che sento mia dicevo,
a volte mi sembra tremendamente stretta,
ma in grado, in altre occasioni, di darmi una carica disarmante, come è successo questa mattina.

Oggi si è aperta l'ennesima nuova era per il mio giornale,
una nuova scommessa: LA WEB TV.
Hanno finito alle 4.30, forse pure le 5 di stamattina di sistemare il notiziario d'esordio.
Dura 7 minuti.
Pochissimo penserete voi.
Certo, magari e vero, soprattutto se paragonato ai normali tg.
Ma provate a pensare a cosa ci sia dietro a sette minuti di riprese,
di inserimenti di immagini,
di titoli che scorrono mentre viene letta la notizia del giorno.
Ai nomi che compaiono sotto i personaggi ogni volta che lo schermo cambia inquadratura,
o quando le voci si avvicendano o si sovrappongono (perchè capita anche questo!).

E stamattina erano di nuovo lì, ai posti di combattimento,
felici e contenti di mostrare a "noialtri" questo ennesimo trionfo.
Mi piace la luce che illumina i loro sguardi,
amo osservare, con la coda dell'occhio, i loro volti fieri e orgogliosi,
quando davanti allo schermo mi illustrano questo "neo-capolavoro".
"Vedi l'effetto grafico lì dietro?" - tenta di farmi osservare.
"Si si"- rispondo io.
"Un'ora e mezzo di lavoro, solo per quello" - afferma lui.
"Capirai neanche si vede!" - lo stuzzico, in modo sfottitorio.
Ma io scherzo, e lui lo sa.
Perchè sono entusiasta quanto loro di questa nuova scommessa,
e l'unico rammarico è quello di dover essere semplice spettatrice,
di non comparire, questa volta, una dello staff.
Il guaio è che le giornate sono brevi, ed io qui all'Ansa passo in media otto ore al giorno,
e poi mettici il tempo per gli spostamenti, il tempo per mangiare, e anche quello per dormire (o meglio per vegliare ...), e woila, non riesco a far null'altro.

E' anche l'ambiente, spesso, a far la differenza.
Ed un conto è lavorare con giornalisti seri e affermati, tutt rigorasamente in giacca e camicia (la cravatta la riservano alle grandi circostanze) o tailleur (a seconda del sesso).
Altro discorso è stare a contatto con ragazzi della mia età, mossi dalla mia stessa passione,
e che usano un quotidiano regionale di calcio giovanile per affermarsi nel mondo del lavoro,
per bussare alle spalle dei grandi big e dire: "Ehi vedi, cavolo, ci siamo anche noi".

Mi colpevolizzo perchè io spesso non credo ai loro progetti,
e quando mi dicono: "Facciamo questo, facciamo quello",
io tendo a storcere la bocca e a dire: "Se vabbe' "

A volte mi soffermo a riflettere, e penso che,
se le mie scelte fossero state diverse, un po' di tempo fa,
a quest'ora sarei potuta figurare come una "redattrice del C. L.",
ed avrei avuto il mio magro ma comunque degno stipendio.
E invece, al momento, risulto solo come uno dei tanti "collaboratori del C.L." (ovviamente non pagata), ed una stagista invisibile del massimo portale d'informazione italiana (ARIovviamente non pagata).

Ma non ho nessuna intenzione di lamentarmi,
perchè sono convinta di questa scelta.
E so che, se tornassi indietro,
la rifarei,
malgrado i tentativi di molte persone, di farmi ragionare,
di farmi capire che non è questa la strada giusta per entrare nel mondo del giornalismo.
Forse hanno ragione,
ed il mio cercare invano di ottenere un contratto impossibile, qui
e rinunciare a pretenderne uno più modesto, lì,
alla lunga si rivelerà una scelta che mi si ritorcerà contro.
Ed allora entrerò a pieno diritto a far parte di quelli "RISIKO, MA NON ROSICO...", proprio come titolava quest'oggi, la prima pagina del mio amato C. L.

Sono pronta a pagare le conseguenze delle mie azioni,
visto che a me piace mettermi in gioco,
e tentare l'intentabile,
anche perchè, come mi ha detto, alcuni giorni fa,
un neo amico virtuale, non devo accontetarmi "di una poltroncina che puzza già di pensionistico".
Eppure, e questo lo so,
la mia vita sarebbe molto più semplice, se solo facessi un passo indietro.
Ma tanto non lo faccio...




frase del giorno: RISIKO, MA NON ROSICO....

lunedì 10 marzo 2008

GIORNO 36: e non finisce certo qui

ore 16:29 postazione: ANSA

Sto già con la mente a quel che sarà una volta fuori da qui.
Perchè non finisce certo qui, cari miei.
No no.
A dire il vero avrei voglia di smetterla subito
con questa stupida pagliacciata,
però so che, al solito, è l'istinto che mi porta a pensare in questo modo.
E quindi faccio un passo indietro,
un lungo respiro, anzi due,
e mi risiedo qui, dove sono arrivata alle 12.20, e sono le 16.38 ed ancora non ho fatto nulla.

Comunque una cosa è sicura: PARTO.
Vado via da Roma, vado via dall'Italia,
un anno fuori sarebbe l'ideale,
sei mesi il minimo indispensabile.

Devo farlo e lo farò
al di là dei sentimenti, dei desideri, delle abitudini,
perchè arriva sempre il momento di spiccare il volo,
e se quello che voglio fare nella vita è andare in giro per il mondo,
raccontando storie,
beh devo darmi una mossa,
iniziare, anche facendo il più umile dei mestieri.
Del resto si parte anche da lì...




frase del giorno: SE MAI DOVESSE ESSERCI UN ALTRO
STAGE QUI, ME NE VADO A SPETTACOLO!

venerdì 7 marzo 2008

GIORNO 35: e gira tutto intorno la stanza...



ore 15:59 postazione: ANSA



E continuo a chiedermi cosa ci faccio qui.
E quanto continuerà ancora questa mia battaglia contro i mulini a vento.
Da ventiquattro ore non riesco a pensare ad altro.
Perchè posso fare i salti mortali che voglio,
con turni di nove ore, notizie a tutto spiano
fossilizzandomi su questo posto,
senza fare mai, e dico mai, una trasferta,
perchè non ne sono capaci, quelli come me.

Il fatto è che, quelli come me,
i contatti non li hanno,
e non li avranno mai.
E stai bene a parlare di passione,
di sogni, di ambizioni e di progetti
in uno stato che non sa neanche dove sta di casa la parola "meritocrazia" .

Mi sento proprio stupida, perchè sento che è inutile questa mia battaglia.
Che poi è vero che c'è quello lì, che da solo è riuscito a fermare un carrarmato quella volta,
ma è anche vero che io non potrò mai imitare le sue gesta,
perlomeno qui, tra queste mura, tra questi confini politici.

Ma a vent'anni puoi abbandonare i tuoi sogni?
No, certo che no.
Ma allora fino a quanto devi continuare ad illuderti,
a passare le notti insonne davanti a un pc,
a sentire un tonfo al cuore ogni qualvolta un "big" gironzola dalle tue parti,
per poi vedere, sistematicamente,
sbatterti tutte le porte in faccia,
ed aprire portoni a chi si ritrova qui quasi per sbaglio,
e non ha nessuna intenzione di rimanerci.


Mi fa bene camminare in questi momenti, mi aiuta a fare chiarezza.
Così ieri, una volta uscita da qui ho deciso di tornare a casa a piedi,
malgrado la pioggia.
E non ho aperto neanche l'ombrello, no non ne avevo voglia.
Perchè traevo un misero giovamento da quella sensazione di bagnato sul volto,
dal cappotto che cambiava colore nel corso del tragitto.
Mi hanno fatto compagnia le lacrime che il cielo stava buttando giù,
perlomeno non ero la sola a piangere, al termine di una inutile giornata.


E poi mi son trovata, per l'ennesima volta,
a fare i conti con l'ottusità delle persone,
di un qualcuno che non risponde mai delle sue azioni,
che calpesta la tua persona senza rendersi minimamente conto del male che ti fa.
"Non lo faccio apposta" - dice lui,
ed è questa sua "falsa innocenza" la cosa che più ti ferisce.
Perchè c'è anche questa gente nel mondo?
E perchè non abbandono l'intento di cambiarlo,
di fargli aprire gli occhi a tutti i costi?
Un'altra inutile battaglia. L'ennesima contro i mulini a vento.
Devo accettarlo per quello che è continuo a ripetermi,
oppure privarmi della sua presenza, una volta per tutte,
perchè non posso andare avanti così. Non posso

Era finita male ieri,
ed oggi poteva iniziare peggio,
se non fosse stato per quella pausa arrivata proprio nel momento del bisogno.
"Riposati questo fine settimana" - mi hai detto tu dall'altro cavo del telefono, ignaro di tutto.
Uno stop tanto innaspettato quanto desiderato,
una due giorni per staccare la spina,
per poi ripartire.

Da dove però?
e verso quale direzione?

frase del giorno: FORTUNA CHE C'E' IL TIRAMISU' AL COCCO