giovedì 24 aprile 2008

GIORNO 63: energia energia energia

ore 18: 10 postazione: ANSA

Ho una grinta pazzesca in questo momento.
Ho voglia di alzare il mondo intero, lo solleverei con le mie braccia e lo ribalterei, così i cattivi diventerebbero buoni, ma soprattutto i poveri diverrebbero ricchi (e viceversa).

Oggi finalmente ho avuto la prima risposta che attendevo da due settimane, un progetto che prendeva sempre più piede in me con il trascorrere dei giorni, ma di cui tacevo per scaramanzia, anche se mi è costato tanto, tantissimo, tenermi tutto dentro.
Ma ero pessimista, e pensavo che non ce l’avrei fatta ad affrontare coloro che mi chiedevano il verdetto, in caso di risposta negativa.
Così ho indugiato, ed ora posso dirlo, urlarlo, liberamente, a tutti. Solo una parola:

LONDRA

Ma non le mie solite toccate e fuga, visite più o meno celeri ad amici che risiedono nei luoghi più sperduti del mondo.
Vado lì e già ho individuati tempo e spazio,
vale a dire luogo di accoglienza e durata di permanenza:

Fifth Floor
Minerva House
26-27 Hatton Garden
London EC1N 8BR


detto in altri termini:

la sede dell’ANSA di Londra

Da gennaio ad aprile 2009.
La mia richiesta è già stata inoltrata, ed accettata.
Serve solo un piccolo colloquio, prima della partenza, con un giornalista degli Esteri, per verificare il mio grado di conoscimento della lingua, ma ho 6 mesi per mettermi a studiare – seriamente – l’inglese, e ancor di più a parlarlo, come si deve.
Ora viene il tasto dolente:
il tipo di impiego.
Sì ragazzi, è superfluo che lo ricordi, perché tanto torna sempre, inesorabile, la parolina magica:
STAGE

Il mio terzo stage all’Ansa
e ciò significa ancora niente soldi e nessuna certezza futura.
Ne sono perfettamente consapevole,
ma non demordo, perché il mio progetto è più ampio.

Ho deciso infatti che, da domani, inizierò a prepararmi per il dottorato in Linguistica.
A dire il vero dopo la laurea avevo abbandonato questa idea, perché la vedevo inconcludente.
Qualche settimana fa però ho iniziato a lavorare a un progetto per la messa on line ex novo del Dizionario di De Mauro,
la mia mansione è quella di correggere dei file Xml autogenerati,
e più vado avanti più questo lavoro mi appassiona.

Non c’è niente da fare, io impazzisco quando si mettono numeri e parole sullo stesso piano,
e il tentativo di automatizzare il linguaggio mi affascina.
Non fraintendiamo: so che non sarà mai possibile.
Il fatto è che la linguistica computazionale sta facendo passi da gigante e, sebbene in Italia non sia ancora molto sviluppata (del resto non possiamo mai smentirci!), sono convinta che abbia tutte le carte in regola per diventare la chiave di ricerca umanistica del futuro.
Io un precursore? Non esageriamo ora!
Però certo è che non mollo, e che vado fino in fondo.

Allora proviamo a fare un po’ di chiarezza:
Io a settembre tento e VINCO (speriamo!), il dottorato.
Inizio il mio progetto di ricerca (ancora da definire) e, intanto, con la tranquillità di uno stipendio di 1.000 euro per tre anni, ho tutto il tempo per continuare ad esplorare e ad inserirmi nel mio mondo del giornalismo,
partendo proprio con una bella esperienza all’estero,
a Londra,
nella sede della maggiore agenzia di stampa italiana.

E se poi i 1.000 euro non dovessero bastare
(so benissimo quanto sia cara la capitale britannica)
beh...mi arrangerò con qualche lavoretto.

Vi piace come progetto?
A me sì, avoja!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
frase del giorno: LONDRA I'M COMING!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E ci sarò anche io a veder nascere questa stella del giornalismo!

Conquisteremo la Britannia!

ann :D

Anonimo ha detto...

Buongiorno RoRo.
Eheh-eh, hai la stessa grinta di Robin Hood, quindi, se vuoi rovesciare le sorti delle parti in gioco.
Per quanto riguarda il progetto, che dire, certo ch’è ambizioso. Mescolare numeri e parole non è un’impresa da poco e assomiglia molto ad una corrente letteraria ch’io amo molto, quella della verbovisualità.
Okay, ti faccio il mio in bocca al lupo, quindi.

Have a nice day :)