martedì 4 marzo 2008

GIORNO 32: bottino magro, ma ci accontentiamo



ore 16:43 postazione: ANSA

Obbiettivo portato a termine.
Vale a dire che alle 15:10 è uscito sul MNB un barrato che titolava:

8 MARZO: 100 ANNI; DAL ROGO DEL 1908, STORIA DI DIRITTI /ANSA
IN PIAZZA E IN CASA, ANCORA LUNGO IL PERCORSO DA FARE

Ma il titolo non è mio. No no, e me ne dissocio.
Perchè io avevo messo:

OTTO MARZO: FESTA DONNA, UN CENTENARIO FUORI TEMPO
QUANDO LE MIMOSE PERDONO IL LORO PROFUMO

E scusate ma, almeno stando alla poeticità, il mio è superiore.


  • Ma qui stiamo all'Ansa - lo so
  • e gli editoriali su Repubblica li scrive ancora un tal Ezio Mauro, non tu - so pure questo
  • e tu non lo puoi neanche firmare un articolo da sola, perchè sei stagista - eh sì, ce l'ho scritto in fronte SONO STAGISTA, che non si vede?
Ma infatti oggi sono pacifica, e non faccio proteste.
Anzi sono tranquilla, e un pizzico soddisfatta perchè, al di là di tutto, ho ricevuto anche i miei primi complimenti, e scusate se è poco.
Certo un po' il rammarico resta, se non altro perchè son stata in piedi fino alle 3.30 stanotte, per sistemare ogni periodo, limare ogni frase, dosare l'articolo dalla prima all'ultima parola.
Ed è solo perchè pensi alla fatica che ti è costata ogni singola riga che tremi, al momento del verdetto, nel vedere premuto quel tasto che, in men che non si dica, cancella buona parte del tuo lavoro. Un attimo e puff, non resta più niente.
Però è anche vero che avevo calcato un po' troppo la mano in alcuni passaggi, come mio stile. Ed era anche prevedibile il fatto che non avrei trovato il semaforo verde.
Però io c'ho provato, e già è tanto.
E poi la maggior parte dell'articolo è mia, l'impostazione di fondo, il lead e la conclusione, e una gran fetta del contenuto centrale.
Senza contare che, stamattina, in via straordinaria ho chiesto il parere di un paio di colleghi-superiori-amici, il loro giudizio è stato positivo. ed io ne prendo atto.

Al di là di ciò la giornata è pesante. Gli occhi faticano come non mai a restare aperti. Forse per la prima volta preferisco restare in sordina, del resto ho già dato, oggi...


frase del giorno: "Ma dov'è che si parla del Ladispoli qua?"

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